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Lo splendore medievale della Tuscia viterbese

Da Vetralla a Vitorchiano, passando per Viterbo

Un itinerario nel medioevo, scoprendo i tesori del medioevo nella Tuscia viterbese: vicoli stretti, mura di cinta e maestosi palazzi in stile romanico accompagneranno il nostroviaggio. Ammireremo il quartiere San Pellegrino di Viterbo e l’incredibile fortificazione di Vitorchiano, assaggeremo l’olio extra-vergine d’oliva Tuscia DOP e i cavatelli vitorchianesi, in un itinerario che sazia il corpo e lo spirito.
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immagine della tappa a Vetralla

Immagine di Vetralla Da Piazza della Rocca, su cui troneggia un’imponente torre merlata, prende avvio un interessante percorso turistico alla scoperta del centro storico di Vetralla, antico nucleo medievale racchiuso dalle mura urbane. Proseguendo all’interno del centro storico, si ha modo di osservare a sinistra Palazzo Anselmi, e, oltrepassato un ampio arco ribassato, Piazza Franciosoni dominata a sinistra dalla mole del Palazzo omonimo  al cui interno si conservano pregevoli affreschi attribuiti ai fratelli Zuccari.
Proseguendo lungo la Via Cassia Interna si incontra la Piazza del Comune, su cui si affacciano il Duomo di S. Andrea, il Palazzo Comunale e le Carceri. L’aspetto attuale della piazza è il risultato di un riassetto urbanistico realizzato all’inizio del ‘700 con cui si sono volute inserire nel cuore della città le sedi del potere politico e religioso. Lateralmente alla via principale si aprono numerosi vicoli che portano agli angoli più nascosti e caratteristici del borgo medievale in cui perdersi. Altre tre torri medievali, inglobate in edifici posteriori, si dispongono lungo la via Cassia, tra queste spicca per altezza la Torre del Capitano del Popolo.
Poco oltre, per uno stretto vicolo, si raggiunge il Museo della Città e del Territorio ubicato in un edificio, in parte scavato nel tufo, all’interno delle mura difensive. Esso documenta la storia locale e i mestieri tradizionali con varie sezioni dedicate alla pietra, al ferro e metalli, al legno, ai laterizi e alle ceramiche.
In fondo a Piazza Vittorio Emanuele II si estende il Complesso di S. Francesco, costituito da una maestosa chiesa romanica con un oratorio rimaneggiato in epoca moderna.  Prima di lasciare Vetralla, per chi abbia voglia di portare con sé un piccolo tesoro di questo territorio, si può acquistare dell’ottimo olio extravergine DOP Tuscia.

immagine della tappa b Viterbo

Immagine di Viterbo Cominciamo la nostra passeggiata per il vecchio quartiere medievale di Viterbo, detto quartiere San Pellegrino. Prima tappa è Piazza San Lorenzo, dove visitiamo gli edifici più maestosi e significativi del centro storico di Viterbo come la Cattedrale di San Lorenzo, del XII secolo in stile romanico, e il Palazzo Papale, costruito su commissione di Raniero Gatti nel 1266 al fine di offrire ai pontefici ospiti della città una dimora sicura. Lasciando Piazza San Lorenzo, una sosta è dovuta a Piazza del Gesù, per una visita alla Chiesa di San Silvestro, citata in documenti pubblici fin dal 1080 e per secoli centro della vita civica e sociale di Viterbo. Seconda tappa è Piazza Santa Maria Nuova, per visitare l’omonima chiesa risalente all’anno 1080.
A Piazza San Francesco visitiamo la chiesa omonima, del XIII secolo Ultima tappa del nostro itinerario è Piazza della Trinità, dove troviamo l’omonima chiesa nota ai viterbesi come Santuario della Madonna Liberatrice, perché legata alla venerazione della miracolosa immagine della Vergine, attribuita a Gregorio e Donato d’Arezzo che nel 1320 avrebbe salvato i fedeli della città da schiere di demoni con il corpo di corvi, nottole e aquile si muovevano nelle tenebre minacciando l’inferno. Pregevole il suo chiostro.
 

immagine della tappa c Vitorchiano

Immagine di Vitorchiano A soli 7 chilometri a nord di Viterbo sorge il piccolo centro di Vitochiano, noto per l’estrazione del peperino, ma ricco di storia e di millenarie tradizioni. La sua posizione ardita, su uno sperone di roccia circondato da fosse e burroni profondi, fa del suo borgo antico uno dei più spettacolari e significativi esempi di centri fortificati della Tuscia. Alla posizione straordinaria e quasi irreale, si deve aggiungere un centro storico medievale ottimamente conservato, che testimonia l'influenza sullo stile architettonico esercitata nel medioevo dalla vicina città di Viterbo.
La visita del borgo, ricco di viuzze, palazzi, fontane, archi, piazzette e tipici  profferli, inizia attraversando Porta Romana, l’unica del paese: da vedere la Chiesa della SS. Trinità, che accoglie una bella Annunciazione di Valentino Pica, la casa del Podestà e il Palazzo Comunale del ‘400 con la torre più alta della città, affacciati sulla piazzetta medievale con tipica fontana a fuso viterbese. Interessante anche la Chiesa romanica  di Santa Maria Assunta, la più antica, con il pregevole portale laterale sormontato da un timpano finemente lavorato e uno slanciato campanile duecentesco a tre ordini di monofore, bifore e trifore. Prima di rimettersi in cammino, si consiglia di assaggiare e perché no, fare scorta, dei tipici cavatelli vitorchianesi, una pasta fresca di acqua e farina, tipicamente preparata con un sughetto aromatizzato dal finocchio selvatico.
 
 

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